Vogue Archive: la storia della rivista a portata di click
“Nell’immaginario collettivo la moda resta una pelle suppletiva e funzionale, per i meno interessati va bene per proteggere il corpo dal freddo e per celarlo alla nudità. Non conta che nell’oggetto-moda ci siano sudore, ricerca, coraggio. Non conta che dietro la sua facciata spesso inopportunamente stucchevole si dipani un sostrato di invenzioni capaci di tenere il ritmo delle più ardite acrobazie immaginative di un regista o di uno scrittore. Non conta. Alla fine la chiosa è sempre quella, fastidiosa e sprezzante: bella o brutta che sia la moda mostra in vetrina due stracci in croce da mettersi addosso, magari ingiustificatamente costosi se non inaccessibili.” (L’orizzonte degli eventi, Fabriano Fabbri)
Questo è il pensiero comune di chi si ferma in superficie, di chi non riesce a cogliere l’essenza della moda in tutto il suo splendore. Essa è storia, arte, cultura, bellezza. Un viaggio senza meta, dove ogni tappa è solo un nuovo inizio verso la successiva. Eppure, basterebbe documentarsi per abbattere questa visione superficiale del mondo della moda. Basterebbe smettere di considerarla “la sorella minore tra le muse della cultura”. A testimonianza di ciò, tutti colori i quali della moda ne hanno fatto la propria compagnia di vita: stylist, fotografi, redattori, modelli, e moltissime altre figure del settore. Atlante della moda, culla di questo sconfinato sapere, la più prestigiosa e autorevole rivista del mondo, Vogue. Ventuno edizioni nazionali, 16 lingue, un’autorevolezza divenuta nel tempo massima espressione del Fashion Jounalism.
L’archivio di Vogue Italia gratis per tre mesi
E se vi fosse concessa la possibilità, di ripercorrere la storia di Vogue Italia, dalle sue origini fino ai giorni nostri? Un’ esperienza ed occasione unica per apprendere visivamente come e quanto sia cambiata la rivista nel corso degli anni, attraverso l’immenso patrimonio di immagini che ripercorrono la storia del costume e dello stile. Tutto ciò è attualmente possibile, ma solo per un periodo di tempo limitato. Avete capito bene: Vogue mette a disposizione degli utenti il suo Archivio digitale online per una durata di tre mesi. Potrete scorrere la lista suddivisa in anni, selezionare la copia, sfogliarla, leggerla e perfino scaricare il PDF in alta risoluzione. Non solo. Potrete anche crearvi dei portfolio personali nel quale raggruppare spunti, idee, progetti e curiosità. Sarà dunque un ottimo strumento di studio per capire stile, moda, tempi che riflettono lo stato sociale di un excursus culturale di oltre 50 anni. Sembra un sogno, lo so, ma è tutto vero! Un’ occasione unica per studenti, stilisti, fotografi ed appassionati di moda. Vi spiegherò passo passo come procedere alla registrazione ed accedere all’archivio, ma solo dopo questo breve percorso sulla storia di Vogue Italia, in relazione ai Direttori che ne sono susseguiti.
Come una sorta di caccia al tesoro, vi lascerò una lista con le cover più significative che accompagnano l’excursus storico esposto di seguito, che potrete andare a visionare una volta effettuata la registrazione al sito.
Vogue Italia: un rewind storico della rivista
É il 1962, quando l’americana Condé Nast di Samuel Irving Newhouse acquista la rivista italiana Novità, un mensile di BebeKuster fondato nel 1950. La rivista mantiene lo stesso nome fino al 1965, per poi essere ribattezzata Vogue&novità sotto la guida di Consuelo Crespi fino al 1966, anno in cui il nome viene definitivamente sostituito in Vogue Italia dal Direttore Responsabile Franco Sartori. La rivista cresce e cambia radicalmente, raggiungendo canoni di raffinatezza e cura dell’immagine fotografica elevati, su modello dell’ edizione francese e americana. Sartori puntò molto sull’immagine, collaborando con fotografi ed artisti importanti e di stima internazionale come Richard Avedon, Helmut Newton e Bob Krieger.
Franca Sozzani
Ulteriore rivoluzione avviene una volta insediata Franca Sozzani, la quale firma il suo primo numero nell’Agosto del 1988. Una trasformazione radicale, dove lo stile raffinato tipico del mensile, si sposa con una grafica tagliente. Impossibile dimenticare poi il celebre “All black issue”, numero pubblicato nel luglio del 2008, realizzato tutto con modelle di colore, un tributo nato al fine di riportare l’attenzione sul fascino innegabile del black beauty. Questi sono gli anni in cui la rivista si rafforza, con una curva esponenziale che mostra un aumento di lettori da 521.000 nel 2006 a 1.091.000 nel 2012 (dati Audipress\2012).
Emanuele Farneti
Infine è sotto l’egida di Emanuele Farneti, attuale Direttore di Vogue Italia, che si intraprende un forte cambio di rotta, puntando su un giornalismo di moda nel quale ci si pone verso una tradizione di alto livello non solo visivo ma anche di scrittura. Cambiamenti anche legati alla grafica, ai colori, alla carta, al formato. Punto fisso invece la forza delle immagini, affidate ancora una volta a fotografi internazionali, che hanno accompagnato ed affiancato la rivista negli anni. Ma, ultima e recentissima novità, prima volta nella storia, un numero senza fotografie: è quello di Gennaio 2020, nel quale affermati artisti contemporanei reinterpretano collezioni e outfit attraverso l’illustrazione. Scopo? Una via più Green.
In questo lungo excursus, non si può non menzionare il compagno del cartaceo che dal 2001 è approdato in rete con lo scopo di abbattere ulteriormente i muri ed avvicinarsi ai lettori, attraverso una maggiore condivisione: Vogue.it. “Nell’aprire le porte di Vogue, nell’accogliere tutti in questo mondo diverso, stravagante, unico e creativo”, scriveva Franza Sozzani nel primo post pubblicato online.
- Cover Ottobre 1964: prima rivista presente sul sito. Il nome è ancora quello della rivista italiana, ovvero Novità
- Cover Novembre 1965: primo numero della rivista che presenta il nome Vogue&Novità
- Cover Maggio 1966: primo numero con il nome definitivo di Vogue Italia, sotto il Direttore Franco Sartori
- Cover Luglio/Agosto 1988: primo numero firmato da Franca Sozzani
- Cover Luglio 2008: “All black issue“, realizzato interamente con modelle di colore
- Cover Luglio 2017: primo numero firmato Emanuele Farneti
- Cover Gennaio 2020: prima cover nella storia senza fotografie, ma con illustrazioni
Come accedere all’Archivio online di Vogue
Il procedimento è molto semplice: occorrerà una registrazione, insieme alla quale, con l’inserimento di un codice sconto si azzereranno i costi di abbonamento. Dunque, visitate il sito Vogue.it e nella sezione Fashion troverete l’articolo che annuncia la notizia dell’abbonamento trimestrale gratuito a Vogue Italia Archive.
Dentro a sua volta, saranno presenti il link che vi riporta agli abbonamenti ed il codice promozionale che dovrete copiare nella registrazione.
La modalità di abbonamento da scegliere è quella completa, che di base ha un valore di 990,00€ annuali: “Abbonamento Full Archive”.
Adesso non rimane che compilare il modulo con i vostri dati personali richiesti.
N.B. Non dimenticate l’inserimento del CODICE PROMOZIONALE per azzerare i costi.
Non vi resta che confermare tramite email la conferma della vostra registrazione ed il gioco è fatto. Risulterete abbonati con annessa data di scadenza. Sarete finalmente pronti a navigare nell’immenso Archivio digitale di Vogue Italia. Basterà digitale un nome, un accessorio, una parola chiave di qualunque genere per poter trovare le risposte alle vostre curiosità.
Nella vostra sezione dedicata troverete il vostro profilo con i segnalibri ed i portfolio creati da voi stessi durante la vostra ricerca. Ed ora che aspettate? Correte subito a sul sito, Vogue vi aspetta!
Spero di esservi stata d’aiuto e qualora vorreste condividere consigli, pareri, opinioni o curiosità che avete trovato navigando sull’archivio, lasciate un commento o scrivetemi!